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Philadelphia, Pennsylvania

I match del main show

  • Drew McIntyre batte Seth ‘Freakin’ Rollins (c) e diventa World Heavyweight Champion
    * a fine match Damian Priest incassa il Money in the Bank e dà inizio ad un nuovo match
  • Damian Priest batte Drew McIntyre (c) e diventa World Heavyweight Champion
  • Pride [Bobby Lashley/Angelo Dawkins/Montez Ford] battono Final Testament [Karrion Kross/Akam/Rezar] in un six-men tag team Philadelphia street fight match [special referee: Bubba Ray Dudley]
  • LA Knight batte AJ Styles
  • Logan Paul (c) batte Randy Orton e Kevin Owens in un triple treath match e rimane United States Champion
  • Bayley batte Iyo Sky (c) e diventa WWE Women’s Champion
  • Cody Rhodes batte Roman Reigns (c) in un Bloodline rules match e diventa Undisputed WWE Universal Champion 

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L’evento in sintesi

Parte la seconda serata dello ‘Showcase of Immortals’, che prende il via con God Bless America eseguita dai War and Treaty. Subito dopo sale sul ring Stephanie McMahon, moglie del CCO Triple H, che dà il benvenuto a tutti per la grande serata e ricorda a tutti che questa è la prima Wrestlemania dell’era targata Triple H

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Si parte con il match per il titolo mondiale pesi massimi. Drew McIntyre viene introdotto da cornamuse scozzesi, mentre il campione, Seth Rollins, arriva insieme a tanti personaggi bizzarri. In postazione commento c’è CM Punk. Pronti-via e Drew sorprende tutti centrando in pieno Rollins con la Claymore. Ottiene solo un conto di due, ma mette subito le cose in chiaro. Rollins scivola fuori dal ring per riprendere fiato, ma viene travolto dalla furia dello scozzese. Ma Seth riesce a riorganizzare le idee e conclude la fase fuori dal ring piazzando un Pedegree. Drew rientra nel ring ma giusto in tempo per prendersi uno Stomp. Solo conto di due. Seth soffre, però, molto al ginocchio e subisce i colpi del rivale quando sbaglia un nuovo tentativo di Pedegree. Drew piazza un Glasgow Kiss e carica per una nuova Claymore, ma viene preso al volo da Seth che lo schianta al tappeto con una Powerbomb, a cui fa seguire un altro Pedegree e un altro Stomp. Solo conto di due. Seth insiste facendo ancora andare a vuoto una Claymore, ma quando carica lo Stomp, viene intercettato e steso dal Future Shock. Solo conto di due. Drew guarda CM Punk in postazione commento e lo provoca annunciando la sua finisher, la GTS. Si carica Rollins in spalle, ma il ‘Visionary’ sfila via e lo chiude in un roll-up. Conto di due, rincorsa e Claymore a segno. Ma è ancora solo due. Drew non ci crede. Prova allora a portare il campione fuori dal ring per schiantarlo sul tavolo di commento con una Powerbomb, ma Seth la evita e connette con un Superkick e con uno Stomp sul tavolo di commento. Rollins si affretta a riportare McIntyre nel ring, ma lo ‘Scottish Warrior’ dal nulla tira fuori l’ennesima Claymore. È ancora conto di due, però. Seth si rialza a fatica e invita l’avversario a farsi ancora avanti. Drew non se lo fa ripetere e piazza ancora una Claymore, che stavolta è decisiva. Al termine di un match a ritmi forsennati, Drew McIntyre diventa campione mondiale pesi massimi
Drew in lacrime festeggia, con Rollins che a distanza si complimenta con lui. Finita qui? Non proprio

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Drew McIntyre non si accontenta di festeggiare la fine della sua rincorsa. Va dritto verso CM Punk a rinfacciargli il titolo, quasi a volergli ricordare che poteva essere la sua notte, ma grazie all’infortunio da lui provocato, si è preso il suo posto. Punk applaude e non sembra scomporsi. Ma appena Drew gira le spalle, il ‘Best in the World’ lo attacca alle gambe. Poi si sfila via il tutore al braccio e lo colpisce più volte con lo stesso. Poi il colpo di scena. Risuona la musica del Judgement Day e Damian Priest corre verso il ring col suo Money in the Bank. Colpisce alle spalle Drew McIntyre con la valigetta e annuncia il suo incasso, sotto lo sguardo di apprezzamento di Punk. Parte un nuovo match, che dura pochissimo. Priest piazza subito la South of Heaven, che vale la vittoria. Il regno di McIntyre finisce subito. Damian Priest è il nuovo campione mondiale pesi massimi. L’ ‘Archer of Infamy’ viene raggiunto sullo stage dal resto del Judgement Day, che festeggiano la sua conquista

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Si passa allo street fight match tre contro tre tra i Pride, ossia il trio composto da Bobby Lashley e Street Profits accompagnati da B-Fab, e i Final Testament, composti da Karrion Kross e gli AOP accompagnati da Scarlett e da Paul Ellering. Prima dei loro ingressi, a sorpresa, viene annunciato l’arbitro speciale dell’incontro, il celebre Bubba Ray Dudley dei mai dimenticati Dudley Boyz. Si parte subito forte con kendo stick e sedie utilizzate in abbondanza. I Pride subiscono molto in avvio, con Lashley schiantato su una sedia con un Neckbreaker. I Profits interrompono lo schienamento, ma subiscono anche loro bastonate e poi la doppia Powerbomb degli AOP. B-Fab interrompe il conteggio, ma si becca una bidonata da Scarlett. Ma qui inizia la reazione dei ‘face’, con Lashley che impedisce una nuova doppia Powerbomb per i suoi partner e poi mette al tappeto Kross con un Facebuster. Fuori dal ring Montez Ford si lancia addosso agli AOP mettendoli fuori combattimento con uno splendito Senton. Lashley prende a sediate Karrion, piazzando poi la Choke Slam e chiudendolo nella Hurt Lock. Ma alle sue spalle arriva Scarlett a colpirlo con un kendo stick. B-Fab colpisce Scarlett con un Big Boot e poi la schianta su un tavolo a bordo ring. Ma ‘The All Mighty’ si distrae e si becca una gomitata e poi il Doomsday Saito Suplex, a cui segue un DDT sulla sedia. Ma il conteggio si ferma al due. Karrion se la prende con Bubba Ray, che secondo lui ha contato troppo piano e lo spintona. Bubba Ray non la prende bene e indossa gli occhiali come ai tempi dei Dudleyz. Intanto Lashley connette con la Spear su Kross e i Profits compaiono alle sue spalle, con Bubba Ray che prende le loro parti chiamando le stesse mosse che chiamava un tempo a D-Von. Dawkins si lancia in Headbutt sulle parti basse di Kross. Quindi a gran voce tutti chiamano l’ingresso dei tavoli. Il primo si rompe accidentalmente. Ma Ford e Dawkins ne prendono un altro e Montez chiude i giochi con un fantastico Frog Splash, che vale la vittoria per i Pride

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Passiamo adesso alla sfida tra LA Knight e AJ Styles. Altro match che parte subito col turbo con Styles che non perde tempo e aggredisce la ‘Megastar’ fin dall’avvio. Ma Knight riesce a prendere il controllo quando la sfida si sposta fuori dal ring. Ma AJ nel ring riesce a invertire la tendenza della sfida attaccando l’avversario alla gamba con diverse manovre, alcune sporche altre più tecniche. Addirittura ad un certo punto AJ colpisce il ginocchio di Knight contro il ring post togliendo le ginocchiere protettive. Lo chiude anche in una dolorosissima Calf Crusher, da cui LA esce a fatica. Ma una volta fuori dal ring Styles schianta ancora il rivale in Backbody Drop a terra, dopo aver rimosso i tappetini di protezione. Parte il count-out, ma la ‘Megastar’ riesce a rientrare in extremis. Styles prova comunque a finirlo col 450 Splash, ma Knight alza le ginocchia. Scambio di colpi tra i due, chiuso dal Pelé Kick di Styles, che prova a chiuderla con Phenomenal Forearm. Knight schiva e prova la BFT, invertita da AJ che prepara la Styles Clash. Knight evita anche questa, ma AJ va ancora sulle corde e prova un altro Phenomenal Forearm. La ‘Megastar’ lo fa cadere dalle corde e appena il rivale rimette piede sul quadrato, piazza la BFT decisiva. LA Knight si porta a casa la vittoria e si gode il suo momento di gloria a Wrestlemania

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Ci prendiamo una pausa dai match perché è ora il momento di celebrare le varie introduzioni di questo 2024 nella WWE Hall of Fame. Sul titantron compaiono gli US Express, Thunderbolt Patterson (accompagnato da Gerald Brisco), la figlia di Lia Maivia in rappresentanza di sua madre, purtroppo nessuno in rappresentanza di Muhammad Ali (comunque nominato) e infine Bull Nakano. Ma l’ultimo ingresso, come di consueto, è per l’introduzione principale, che quest’anno è quella di Paul Heyman

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Triple treath per il titolo statunitense. Il campione, Logan Paul, se la vede contro Kevin Owens e Randy Orton, che fin dalle prime battute, come del resto anche durante tutta la storyline, collaborano molto, rendendo la sfida quasi un handicap match. Infatti Logan prova a metterli contro, ma finisce con essere malmenato di brutto, lanciato più volte contro il tavolo di commento. Ma nell’alleanza tra Randy e Kevin qualcosa si inizia a rompere quando ad un tratto entrambi tentano lo schienamento sull’influencer. I due sembrano chiarirsi, ma Orton all’improvviso prova la RKO, che non va a segno. A questo punto tutto salta e i due iniziano a darsele. Arriva alle loro spalle Paul con una doppia Clothesline e parte una fase favorevole a ‘The Maverick’. Fino a quando Orton non piazza una Powerslam su di lui. Quindi Randy mette a segno una Viper DDT su entrambi i rivali, ma poco dopo ‘KO’ lo sorprende con un Code Red. Segue un buon momento di Owens, che prima mette fuori causa Orton e poi piazza un Brainìbuster e un Moonsault su Paul, ottenendo solo un conto di due. Torna in azione Randy, ma il ‘Prizefighter’ lo lancia alle corde per colpirlo col Popup Powerbomb, ma ‘The Viper’ la trasforma in RKO. Owens scivola fuori dal ring. Intanto alle spalle di Randy arriva Logan col tirapugni, il cui colpo è evitato all’inizio ma va a segno poco dopo. Eppure incredibilmente è solo conto di due. Logan colpisce anche l’accorrente Owens col tirapugni, ma si becca la RKO da Randy. Solo due. Randy prova un’altra RKO, ma un uomo travestito tira via Logan: si toglie la maschera ed è KSI. Neanche a dirlo viene annientato e si becca una RKO sul tavolo di commento. Ma Logan lancia Randy contro il ring post e sale sul paletto per il Frog Splash. Va a vuoto e si becca la Popup Powerbomb di Owens, che piazza anche una Stunner su Orton. Ma è solo conto di due. Kevin tira ancora su Orton, ma dal nulla Randy tira fuori l’ennesima RKO. Logan Paul attacca ancora alle spalle Orton, cacciandolo dal ring. Poi piazza il Frog Splash su Owens, con cui vince e si conferma campione

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Titolo femminile WWE in palio tra la campionessa, Iyo Sky, e la vincitrice della Royal Rumble, Bayley. La ‘Role Model’ è pronta a vendicare il tradimento di Iyo e delle Damage CTRL, ma parte malissimo. La nipponica si accanisce sul ginocchio di Bayley, che fa quel che può per tenerle testa. Iyo insiste e la chiude anche in una Figure 4 sull’apron ring. Dragon Screw e Foot Stomp, ma non basta. Iyo si lancia in Crossbody dalle barricate, quando la sfida si sposta fuori dal ring. Bayley, però, organizza una reazione e insiste sulla giapponese, che riesce comunque a posizionarsi per un Tornado DDT, che la ‘Role Model’ è bravissima ad invertire in Side Slam. Ma solo conto di due. Iyo reagisce ancora e lancia Bayley contro l’angolo e poi fuori dal ring, dove la centra in pieno con un Moonsault. Si torna dentro, dove Iyo inverte ancora delle manovre di Bayley e ottiene altri near falls. Bayley ritrova forza e torna all’attacco ma si becca due German Suplex consecutivi. Ancora solo conto di due. Prova allora col Moonsault, ma Bayley alza le ginocchia. Allora la ‘Role Model’ prova ad approfittarne col Big Elbow. Ma va a vuoto e viene chiusa nella Crossface. Bayley riesce a liberarsi, ma poco dopo viene ancora chiusa, stavolta nella STF. La ‘Role Model’ sfodera forza e resistenza e schianta l’avversaria al tappeto, ottenendo un conto di due. Tentativo di Roseplant, ma Iyo piazza una gomitata. Scambio di colpi tra le due, con la giapponese che ha la meglio e mette al tappeto la rivale, chiudendo poi il tutto con il Moonsault. Ma è solo conto di due. Altro Moonsault a segno. Ne prova un altro, ma questo va a vuoto, Bayley prova a sorprenderla con la Roseplant, ma Iyo la evita e scaccia ancora via la rivale. Si lancia su di lei, ma Bayley piazza una Clothesline. Poco dopo va a segno anche con la Side Slam quindi anche col Big Elbow. Bayley chiude la sequenza con la Roseplant vincente. L’ora della vendetta è suonata. Bayley è la nuova campionessa femminile WWE

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Prima di chiudere col gran finale ecco Snoop Dog in compagnia delle cheerleaders dei Philadelphia Eagles, che annuncia l’audience della serata, che fa registrare altri 70 mila spettatori, per un totale di oltre 145 mila spettatori nella doppia notte

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Siamo al main event. Dopo quello che è accaduto nella prima serata, questa sfida sarà un Bloodline rules match. Certamente senza squalifiche e count-out e con probabilissime interferenze. Cody Rhodes entra accompagnato da sua moglie Brandy sul titantron. Imponente l’ingresso del campione universale indiscusso, Roman Reigns, la cui musica di entrata è realizzata da un’orchestra. Poi finalmente si parte. Cody parte bene provando anche a prendere un tavolo per sfruttare la stipulazione. Roman glielo impedisce e anzi, è lui a colpire il rivale con un kendo stick. Rhodes non si arrende e prosegue l’azione chiudendo il campione nella Figure 4. Ma la presa è interrotta da una manata negli occhi. Roman prende il comando delle operazioni trascinando Cody in mezzo ai fan. Qui però Rhodes evita un Suplex e lo ribalta in suo favore su un tavolo. Cody riporta il ‘Tribal Chief’ nel ring, ma qui subisce una potentissima Powerbomb. Solo conto di due. Ma Roman piazza anche il Superman Punch, ma ottiene solo conto di due. Reigns insiste, ma si becca un Superkick, poi risponde con un Big Boot e poi entrambi finiscono al tappeto dopo una reciproca Clothesline. Scambio di colpi reciproci, da cui Cody esce meglio fino a piazzare la Powerslam. Rhodes prova a chiuderla, Roman schiva, ma finisce per beccarsi la sua stessa finisher, la Spear. Anche qui però è solo conto di due. Cody si lancia ancora per la Cody Cutter, ma viene intercettato e si becca la sua stessa finisher, la Cross Rhodes. Ma è solo conto di due. Reigns si carica allora per la Spear, ma viene intercettato e si becca una serie di Jab, che precedono il Bionic Elbow. Cody quindi va fuori dal ring per provare a schiantare il campione sul tavolo di commento, ma sul tavolo ci finisce lui. Infatti prima si becca un Low Blow e poi Roman lo annichilisce con una Powerbomb che frantuma il tavolo. Si torna dentro ed è Superman Punch di Roman. Ma solo conto di due.
La sfida si accende. Roman carica per la Spear, ma l’ ‘American Nightmare’ la evita e connette col Cody Cutter. Quindi prova la Cross Rhodes, Reigns la evita, ma nello slancio subisce la sua stessa finisher, la Spear. Solo conto di due. Ma Cody ci crede e prende ancora il rivale per il collo per la Cross Rhodes. Una va a segno, ma quando prova la seconda si becca un Superkick da Jimmy Uso. Le regole della Bloodline iniziano a fare capolino. Jimmy aiuta Roman a rialzarsi e tiene fermo Cody per fargli subire la Spear. Ma dal backstage arriva Jey Uso. Jimmy abbandona tutto e va contro il fratello. Scontro sul titantron con Jey che ha la meglio e chiude l’opera lanciandosi in Spear contro suo fratello, andando entrambi a schiantarsi contro un tavolo sullo stage. Intanto sul ring roll-up di Cody, solo conto di due. I contendenti si rialzano e Roman piazza la Spear. Ma è solo due. Reigns chiude allora Cody nella Guillottine, da cui l’ ‘American Nightmare’ non riesce a liberarsi se non quando entrambi capitolano fuori dal ring. Roman cerca rifugio, ma viene centrato in pieno da una Spear sulle barricate da Rhodes. Cody ci crede e anche se con pochissime forze, riporta Roman sul ring per la Cross Rhodes. Ne va a segno una, poi anche un’altra. Ma poi si ripete la storia di un anno fa. Prima della terza arriva Solo Sikoa, che stende Rhodes col Samoan Spike e trascina Roman su di lui per il conteggio. Ma clamorosamente si ferma tutto al due. Solo è perplesso ma anche arrabbiatissimo e tira su di forza Cody per una mossa combinata: Samoan Spike di Solo e Spear di Roman. Sembra davvero finita. Ed invece è ancora solo conto di due.
Solo vorrebbe massacrare Cody, ma a questo punto arriva a sorpresa John Cena. Il 16 volte campione mondiale irrompe di gran carriera e attacca Sikoa. Lo porta fuori dal ring dove piazza la AA sul tavolo di commento. Poi rientra nel quadrato, dove rifila una AA anche a Reigns. Ma non c’è pace in questo match. Arriva anche The Rock, infuriato. Il ‘Final Boss’ va faccia a faccia con Cena, che non si scompone e si toglie la maglietta. Citazione ai loro match passati con Cena che si prepara allo scontro col classico “You can’t see me”. Ma The Rock non gli dà neanche il tempo perché piazza la Rock Bottom su di lui. Ma nell’arena suona la musica dello Shield, la vecchia stable di Roman Reigns. Tutti capiscono che si tratta di Seth Rollins, che però non arriva. Compare all’improvviso alle spalle di The Rock con una sedia, ma Reigns lo anticipa e lo mette ko col Superman Punch. Sembra davvero notte fonda per Cody adesso, con The Rock pronto a prenderlo a cinturate ancora una volta. Ma le luci si spengono e quando tornano alle spalle di Rocky compare Undertaker. Il ‘Deadman’ (in realtà in versione ‘Badass’) lo stende con una Chokeslam. Poi le luci si rispengono e tornano poco dopo. Il caos è terminato e sul ring ci sono solo Cody Rhodes e Seth Rollins che faticano a rialzarsi e Roman Reigns che prende in mano la sedia che aveva portato Rollins sul ring. Roman potrebbe colpire Cody, ma preferisce colpire alle spalle Seth, vendicando dopo anni il gesto dello storico tradimento subito ai tempi dello Shield. Rollins è ko, ma Cody è in piedi. Sfila via la sedia dalle mani di Reigns e piazza la prima Cross Rhodes. Poi la seconda. Si guarda intorno, finalmente non ci sono ostacoli, ed ecco la terza Cross Rhodes. Quella decisiva. La storia si è finalmente conclusa. Il regno di 1316 giorni di Roman Reigns è finito! Cody Rhodes è il nuovo campione indiscusso universale della WWE
Finale emozionante con Cody raggiunto e abbracciato dai principali face della compagnia. C’è John Cena, c’è Seth Rollins, ci sono Kevin Owens e Sami Zayn, c’è Randy Orton. C’è anche CM Punk che lo abbraccia. E c’è soprattutto la sua famiglia. Cody consegna anche la cintura a sua madre prima di lasciarsi andare in un pianto liberatorio. Un tripudio. L’ ‘American Nightmare’ prende poi il microfono e chiama sul ring due persone che tiene molto a ringraziare per averlo voluto nuovamente in WWE. Bruce Prichard e il CCO, Triple H. Bellissimo abbraccio tra i due, che precede ancora il momento in cui Cody viene nuovamente portato in trionfo. È l’inizio di una nuova era

Di Mario Grasso

giornalista pubblicista, laureato in Giurisprudenza e potenziale avvocato. Da sempre appassionato di wrestling. Tra i suoi miti 4 nomi si tutti: Hulk Hogan, The Undertaker, The Rock e Shawn Michaels. Ma anche tantissimi altri: Brock Lesnar, Chris Benoit, CM Punk, AJ Styles, Rey Mysterio, Goldberg, Sting, solo per dire qualche nome